La sicurezza nell’utilizzo delle macchine e delle attrezzature di lavoro è uno degli
aspetti principali del sistema di prevenzione dei rischi di natura antinfortunistica nelle aziende manifatturiere. Si ricorda che è obbligo fondamentale del Datore di lavoro (art 71 D. lgs 81/2008), prima ancora di effettuare una adeguata formazione, mettere a disposizione dei lavoratori macchine, apparecchiature ed impianti intrinsecamente sicuri. Ne consegue che, prima di far utilizzare ad un lavoratore una attrezzatura di lavoro qualsiasi, si debba verificare che quest’ultima sia dotata di tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa (Requisiti Essenziali di Sicurezza della Direttiva Macchine 2006/42/CE o requisiti minimi di cui all’All. V e VI del D. Lgs. N° 81 del 2008).
Macchine e Impianti
- AUDIT PARCO MACCHINE SU REPARTI E STABILIMENTI PRODUTTIVI
- INDUSTRIA 4.0 E IPERAMMORTAMENTO
- ANALISI DEL RISCHIO MACCHINE E LINEE DI PRODUZIONE
- GESTIONE DEL RISCHIO RESIDUO
- MARCATURA CE
- MESSA A NORMA MACCHINE
- VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ ALLEGATO V
- ANALISI DEI CIRCUITI DI COMANDO
- MACCHINE DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI- REG. CE N. 1935/2004
- MESSA IN SERVIZIO INSTALLAZIONE DI ATTREZZATURE SECONDO LA DIR. PED
- FORMAZIONE DIRETTIVA MACCHINE
- MANUTENZIONE SCAFFALATURE METALLICHE UNI-EN15635
Sopralluoghi in azienda per censimento attrezzature di lavoro.
Analisi dello stato di sicurezza di macchine ed impianti dotati o meno di marcatura CE.
Verifica della documentazione tecnica a corredo di ogni singola macchina (dich. CE, presenza analisi del rischio, manuali di istruzioni per l’uso).
Ricerca e analisi delle normative applicabili alle macchine e ai prodotti correlati, analisi dei rischi, supporto nella marcatura CE.
I Professionisti della BS & Partners in collaborazione con i studi di COMMERCIALISTI e studi LEGALI possono essere a vostro supporto per:
– fornire le proprie competenze in sede di valutazione dell’investimento che si vorrebbe iperammortizzare;
– produrre una PERIZIA GIURATA che giustifichi mediante un’analisi tecnica e una corretta classificazione delle voci di costo il soddisfacimento dei requisiti di legge per i beni acquisiti. La Perizia Giurata è OBBLIGATORIA per l’acquisto di beni di valore superiore a € 500.000 mentre, nel caso di beni di valore inferiore, tale Perizia sostituisce la dichiarazione redatta dal Legale Rappresentante sulla base della Circolare 4/E del 30-03-2017.
La perizia giurata (o la dichiarazione del Legale Rappresentante) per Iperammortamento Industria 4.0 deve:
– descrivere il bene con indicazione dei componenti, accessori e il costo, il tutto al fine di documentare che rientri nelle categorie definite dagli allegati A o B della legge;
– verificare che il bene possegga i requisiti di interconnessione, specificando che per avere questa caratteristica devono essere presenti degli scambi con sistemi interni o esterni tramite protocolli noti ed essere identificato univocamente tramite un indirizzo internazionalmente riconosciuto;
– descrivere le modalità di interconnessione della macchina al sistema di gestione della produzione.
Identificazione dei pericoli ai sensi della direttiva macchine 2006/42/CE (per attrezzature marcate CE) e ai sensi dell’Allegato V D. Lgs. 81/08 (per le attrezzature non CE) e valutazione dei rischi (EN 12100).
Stesura piano di miglioramento con la definizione degli interventi.
In attesa della messa a norma, identificazione delle misure immediate di compensazione del rischio: procedure, messa fuori servizio, formazione etc.
Scheda sicurezza macchina, che riporti le informazioni sui rischi, le misure di sicurezza presenti, divieti da rispettare, DPI previsti e misure comportamentali da adottare, comprese le operazioni per la messa in sicurezza dell’attrezzatura (0-energy).
Gestione dei cambiamenti: aggiornamento della documentazione a corredo delle macchine e attrezzature (dichiarazione conformità, manuale d’uso, registro dei controlli e manutenzione).
Aggiornamento della valutazione dei rischi (DVR) con la gestione dei rischi residui.
Redazione di procedure per il controllo e l’isolamento delle fonti di energia pericolose durante gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (LockOut–TagOut)
Formazione documentata degli operatori sui rischi residui e sull’utilizzo della attrezzatura.
Attività finalizzata alla certificazione o ri-certificazione delle macchine o di insiemi di macchine, anche a seguito di modifiche apportate dall’utilizzatore.
Ricerca dei requisiti legislativi e normativi applicabili alla tipologia di macchine;
Analisi della macchina mediante esame diretto della stessa e della relativa documentazione rispetto ai requisiti della direttiva 2006/42/CE (RES) o delle norme armonizzate applicabili;
Elaborazione dei fascicoli tecnici e dei manuali d’uso.
Assistenza tecnica per l’IMPORT/EXPORT di macchine e prodotti dal mercato UE.
Certificazione di quasi-macchine in linee di produzione esistenti.
Assistenza a progettisti, fabbricanti, utilizzatori ed integratori per quesiti tecnici, normativi e giuridici inerenti l’applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE.
Fornitura e messa in opera delle soluzioni tecniche e dei dispositivi secondo quanto previsto dall’analisi dei rischi per la messa a norma di macchine e impianti.
Aggiornamento della documentazione tecnica e predisposizione delle schede macchina per la gestione dei rischi residui.
Valutazione di conformità secondo l’allegato V del Dlgs 81/2008 per macchine ed impianti antecedenti l’entrata in vigore della direttiva macchine.
Indicazioni sulle modifiche da apportare alle macchine per renderle conformi alla normativa (Allegato V e VI D.Lgs 81/2008).
Elaborazione dei manuali d’uso contenenti le avvertenze per l’utilizzo in condizioni di sicurezza dell’attrezzatura.
Redazione di perizie tecniche All. V D. Lgs 81/2008, anche asseverate c/o Tribunale.
Analisi dei circuiti di comando con funzioni di sicurezza e verifica della corretta progettazione delle logiche di sicurezza sulla base della analisi del rischio e del Performance Level richiesto (PLr).
Calcolo della affidabilità dei circuiti di comando con funzioni di sicurezza (verifica PL/SIL, progettazione circuiti di comando).
Assistenza concernente gli adempimenti legislativi legati ai materiali a contatto con alimenti, ad esempio le dichiarazioni di conformità da tenere per legge a disposizione dell’autorità competente e da fornire al cliente (dichiarazioni MOCA).
Analisi del rischio connesso all’utilizzo dei materiali, per le certificazioni volontarie (ad esempio UNI EN ISO 22000) nella produzione di macchine e per eventuali richieste di documentazione appropriata da parte di clienti, in particolare delle industrie alimentari.
Classificazione delle attrezzature secondo la direttiva PED 2014/68/U
Dimensionamento delle attrezzature secondo la direttiva PED e le relative norme armonizzate
Predisposizione delle relazioni tecniche per la messa in servizio secondo l’Art. 6 del DM329/04
Predisposizione della relazione tecnica per la Marcatura CE delle attrezzature da parte di un Organismo Notificato
Predisposizione delle relazioni tecniche per la denuncia delle attrezzature in esercizio alla data di entrata in vigore del DM329/04 e non certificati secondo il Dlgs 93/2000
Predisposizione delle relazioni tecniche per la richiesta preventiva di autorizzazione all’installazione
Attività di formazione per produttori e utilizzatori in ambito direttiva macchine; la valutazione del rischio sulle macchine, l’equipaggiamento elettrico a bordo macchina e i RES della direttiva macchine.
Le scaffalature metalliche sono da considerarsi a tutti gli effetti attrezzature di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08. Il Datore di Lavoro è quindi tenuto a rispettare gli obblighi generici in merito alle attrezzature di lavoro ed in particolare quelli contenuti nel Titolo III mettendo a disposizione dei suoi collaboratori attrezzature conformi alle normative vigenti in materia.
In generale il Datore di Lavoro deve quindi:
garantire che installazione e utilizzo avvengano in conformità alle istruzioni d’uso del fabbricante, istruzioni che devono sempre e comunque essere presenti in azienda;
garantire che a seguito dell’installazione venga eseguito un collaudo iniziale dell’attrezzatura;
garantire l’idonea manutenzione, tramite la redazione di un piano, al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza.
Per mantenere un magazzino in totale efficienza e sicurezza e non esporre i datori di lavoro, i lavoratori, gli utenti e i clienti a rischi prevenibili è indispensabile effettuare periodicamente le ispezioni previste dalla normativa UNI-EN 15635, che hanno il preciso scopo di accertare il buono stato delle scaffalature e più in generale dei sistemi di stoccaggio delle merci.
La norma UNI EN 15635 stabilisce che l’utilizzatore dovrebbe considerare che regolari verifiche della struttura della scaffalatura devono essere effettuate durante l’arco di vita della stessa. La verifica deve essere effettuata da un tecnico esperto ad intervalli non superiori ai 12 mesi. Al termine dell’ispezione deve essere rilasciato un resoconto scritto con le osservazioni e gli interventi necessari per ridurre al minimo i rischi. In tale resoconto viene riportata la valutazione e la classificazione dei danni suddivisa in 3 livelli:
Livello di danno verde: i componenti della scaffalatura sono sicuri e idonei all’uso, all’azienda è richiesto un semplice monitoraggio della struttura e un controllo dopo 12 mesi;
Livello di danno giallo: è necessario un rapido intervento, entro e non oltre 30 giorni, per sostituire i componenti danneggiati, la scaffalatura deve essere temporaneamente scaricata in vista dell’intervento locale proposto;
Livello di danno rosso: segregare, mettere in sicurezza l’area e scaricare immediatamente la scaffalatura per eseguire l’intervento suggerito immediatamente.
Il documento rilasciato costituisce la prova della regolare verifica e corretta manutenzione delle scaffalature, pertanto deve essere conservato dall’azienda ed esibito nel caso di ispezioni da parte dell’autorità competente.
L’azienda deve anche nominare e preparare adeguatamente una persona responsabile della sicurezza delle attrezzature di stoccaggio (PRSES). Generalmente tale figura è interna all’azienda e ha il compito di effettuare dei controlli visivi (ad es. settimanalmente) e controlli un po’ più approfonditi (ad es. ogni 6 mesi) per rilevare eventuali problemi.