BS & Partners è in grado di offrire consulenza specializzata per l’applicazione di normative vigenti, per l’implementazione di Sistemi di Gestione certificabili, per la certificazione di prodotto sia essa cogente (marcatura CE etc) che volontaria (Ecolabel, PEFC, FSC etc).
Certificazioni di Sistema e di Prodotto
- ISO9001 - Sistemi di Gestione per la Qualità
- ISO14001 Sistemi di Gestione Ambientale
- ISO45001 Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
- Uni Pdr 125 2022 Certificazione Parità di Genere
- EMAS Sistemi di Gestione Ambientale
- OHSAS18001 Sistemi di Gestione della Sicurezza
- SA8000 Responsabilità Sociale
- ISO27001 Sistemi di Gestione per la sicurezza informatica
- ISO50001 Certificazione del Sistema per l’Energia (EnMS)
- UNI11352 CERTIFICAZIONE DELLE ESCO - ENERGY SERVICE COMPANY
- ISO20121 Sistemi di Gestione degli Eventi Sostenibili
- ISO39001 Sistema di Gestione per la Sicurezza Stradale
- ISO9100 Sistemi di gestione per la qualità Requisiti dell’aeronautica
- ISO22000 Sicurezza Alimentare
- UNI10891 Istituti di Vigilanza Privati e UNI50518
- IATF16949:2016 Sistema di Gestione per la Qualità in ambito Automotive
- ISO28000 sistema di gestione della sicurezza lungo la catena di fornitura
- ISO22716 Cosmetici - Pratiche di Buona Fabbricazione (GMP)
- ISO37001 Sistema di Gestione Anticorruzione
- W.C.M. World Class Manufacturing
- BRC Global Food Standard IFS International Food Standard
- Certificazioni HALAL
- Certificazioni Kosher
- ECOLABEL
- Certificazione prodotti BIOLOGICI - VEGAN - GLUTEN FREE
- F-GAS
- ISO13009 CERTIFICAZIONE DELLA GESTIONE DELLE SPIAGGE
- EN 15838:2010 e UNI 11200:2010 - Qualità per i Centri di Contatto
ISO 9000 identifica una serie di norme e linee guida sviluppate dall’ISO, che propongono un sistema di gestione per la qualità, pensato per gestire i processi aziendali affinché siano indirizzati al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’organizzazione oltre che alla soddisfazione del cliente.
La sigla «ISO 14001» identifica uno standard, che fissa i requisiti di un «sistema di gestione ambientale» di una qualsiasi organizzazione. Lo standard ISO 14001 (tradotto in italiano nella UNI EN ISO 14001:2015) è uno standard certificabile, ovvero è possibile ottenere, da un organismo di certificazione accreditato che operi entro determinate regole, attestazioni di conformità ai requisiti in essa contenuti. Certificarsi secondo la ISO 14001 non è obbligatorio, ma è frutto della scelta volontaria dell’azienda/organizzazione che decide di stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare un proprio sistema di gestione ambientale.
Il nuovo standard si sviluppa secondo la struttura ad alto livello (HLS) dell’Annex SL e sarà quindi allineato alle recenti revisioni delle norme ISO 9001 e ISO 14001, il cui aggiornamento pone particolare attenzione alla gestione dei rischi.
La conformità allo standard internazionale ISO 45001 (Occupational Health and Safety Assessment Specification) assicura l’ottemperanza ai requisiti previsti per i Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro e consente a un’Organizzazione di valutare meglio i rischi e migliorare le proprie prestazioni, considerando con attenzione il proprio contesto e i propri interlocutori (le cosiddette “parti interessate”).
Lo standard può essere adottato da qualsiasi organizzazione operante in tutti i tipi di settori e attività e ha lo scopo di rendere sistematici per un’azienda, il controllo, la conoscenza, la consapevolezza e la gestione di tutti i possibili rischi insiti nelle situazioni di operatività normale e straordinaria sul luogo di lavoro.
Lo standard ISO 45001 richiede inoltre che la direzione si impegni, in prima persona e che i lavoratori vengano coinvolti direttamente nell’individuazione e gestione del sistema, creando così un circolo virtuoso di miglioramento della Salute e Sicurezza dei lavoratori stessi.
La certificazione ISO 45001 si fonda sulla gestione della salute e della sicurezza sul lavoro e richiede alle Organizzazioni un miglioramento continuo, fornendo così a tutti gli interlocutori la garanzia di conformità alle politiche di sicurezza specificate.
La contestualizzazione della parità di genere nell’ambito della Norma UNI PDR 125:2022 si pone come una riflessione cruciale nell’odierno panorama aziendale. La parità di genere, al di là di un imperativo etico, si configura come un elemento chiave nella costruzione di un ambiente lavorativo equo e sostenibile. Nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente consapevolezza dell’importanza della diversità, la Norma UNI PDR 125:2022 emerge come una guida indispensabile per affrontare le sfide legate alla disparità di genere nei luoghi di lavoro.
La contestualizzazione di questa normativa si basa su un’analisi approfondita delle sfide attuali, utilizzando dati e statistiche per delineare il quadro delle disuguaglianze di genere esistenti. La Norma UNI PDR 125:2022 non solo identifica queste disparità, ma si propone come uno strumento proattivo per la loro mitigazione. Si allinea con l’evoluzione del concetto di parità di genere, spingendosi oltre la mera correzione salariale per affrontare in maniera sistematica le disuguaglianze di opportunità e trattamento.
Il Regolamento (CE) n 761 del 2001 introduce il sistema comunitario di ecogestione ed audit (EMAS), che si propone l’obiettivo di favorire, su base volontaria, una razionalizzazione delle capacità gestionali dal punto di vista ambientale delle organizzazioni, basata non solo sul rispetto dei limiti imposti dalle leggi, che rimane comunque un obbligo dovuto, ma sul miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, sulla creazione di un rapporto nuovo e di fiducia con le istituzioni e con il pubblico e sulla partecipazione attiva dei dipendenti.
Lo standard sull’Occupational Health and Safety Assessment Series (OHSAS) (Sicurezza e salute sul posto di lavoro) e l’OHSAS 18002 Guidelines for the implementation of OHSAS 18001 (Linee guida sull’applicazione dell’OHSAS 18001) sono stati sviluppati per individuare un Sistema di Gestione della Sicurezza e della Salute sul posto di lavoro. Lo scopo di tale Sistema è quello di fornire gli strumenti organizzativi per affrontare le possibili “situazioni di rischio”, spostando il concetto del mero recepimento di una prescrizione legislativa ad un approccio gestionale alla “Sicurezza” con l’obiettivo della “prevenzione”. Il Sistema è inoltre stato configurato in modo da essere integrabile ai Sistemi di Gestione Qualità (UNI EN ISO 9001) ed Ambientali (14001/Emas).
La sigla SA 8000 (tecnicamente SA8000:2001; SA sta per Social Accountability) identifica uno standard internazionale di certificazione redatto dal CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency) e volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d’impresa (CSR – corporate social responsability).
Gli aspetti interessati:
• il rispetto dei diritti umani;
• il rispetto dei diritti dei lavoratori;
• la tutela contro lo sfruttamento dei minori;
• le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.
La norma internazionale ha quindi lo scopo di migliorare le condizioni lavorative a livello mondiale e soprattutto permette di definire uno standard verificabile da Enti di Certificazione.
In passato l’importanza della sicurezza delle Informazioni era riconosciuta limitatamente alla protezione dei dati contabili e finanziari. Oggi, la globalizzazione dei mercati e il libero commercio hanno aumentato la sensibilità rispetto alla sicurezza delle Informazioni, anche da parte delle legislazioni nazionali. Particolari stimoli alla gestione delle Informazioni come “beni da proteggere” sono derivati, inoltre, da fattori quali la responsabilità legale (Privacy, Decreto 231), la pirateria industriale, la salvaguardia dell’immagine e, non ultimo, lo sviluppo delle tecnologie informatiche. Il numero di virus, attacchi e intrusioni cui si deve far fronte quotidianamente testimonia l’importanza di salvaguardare anche le Informazioni gestite dai propri Sistemi Informativi. Ma l’Informazione non è solo quanto risiede nei computer: l’Informazione può essere su carta, su disco e nelle menti ed azioni di coloro che operano per l’Organizzazione. L’Informazione diviene parte del patrimonio aziendale e in quanto tale va preservata lungo il suo intero ciclo di vita.
Risparmiare energia e gestirla in modo efficiente sono le prime azioni da compiere per contribuire alla sostenibilità delle attività umane. Le imprese hanno un ruolo chiave in questo: risparmiare energia e integrare la gestione delle prestazioni energetiche nelle attività quotidiane permette loro di controllare i consumi e contenere i costi energetici, traendone profitto economico e vantaggio competitivo.
Anche i consumi di energia, quindi, necessitano di essere gestiti in modo efficiente e volto al continuo miglioramento: un controllo puntuale e sistematico degli usi dell’energia potrebbe infatti essere in grado di consentire già in breve tempo un considerevole risparmio dei costi interni aziendali, oltre a garantire un prezioso contributo alla salvaguardia delle risorse energetiche a livello globale.
La norma UNI CEI 11352 stabilisce i requisiti generali e una check list per la verifica dei requisiti delle ESCo, che erogano servizi energetici finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica presso i propri clienti con garanzia dei risultati.
Nello specifico, la nuova normativa delinea i requisiti minimi dei servizi di efficienza energetica e le capacità (organizzativa, diagnostica, progettuale, gestionale, economica e finanziaria) che una ESCo deve possedere per poter offrire le attività peculiari presso i propri clienti.
La certificazione delle ESCo, mediante la UNI CEI 11352, nella gestione dell’energia consente di vedere comprovato il proprio livello di preparazione garantendo le necessarie conoscenze dei processi, il rispetto scrupoloso delle leggi applicabili, anche ai fini della sicurezza degli impianti, oltre che il perseguimento dei programmi, obiettivi ed accordi nazionali ed internazionali in merito.
La ISO 20121 è una norma internazionale che definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi.
Questo standard nasce dal nuovo Project Committee ISO/PC 250 “Sustainability in event management” che ha coinvolto più di 30 paesi in qualità di membri partecipanti o membri osservatori.
Per evento la norma intende una “assemblea programmata nel tempo e nello spazio dove viene creata un’ esperienza e/o veicolato un messaggio” pertanto si rivolge a varie tipologie di eventi, dalla manifestazione sportiva al cinema, dal teatro al meeting aziendale etc.
Un aspetto particolare della ISO 20121 è l’integrazione del modello PDCA (Plan, Do, Check, Act) tipico dei sistemi di gestione con il ciclo di vita degli eventi (dall’ideazione alla chiusura e post-chiusura di un evento). Tale sistema è integrabile quindi con gli altri sistemi di gestione (Qualità, Sicurezza, Ambiente, Etico etc.) eventualmente già implementati.
La norma ISO39001:2012, di recente pubblicazione, specifica i requisiti per la gestione della sicurezza nel traffico stradale al fine di ridurre gli incidenti , attraverso un’appropriata politica, lo sviluppo di obiettivi ed una corretta informazione/comunicazione.
La norma può essere recepita ed applicata da tutte le organizzazioni che possono essere coinvolte nella sicurezza stradale e quindi:
• Aziende attive nel settore delle Infrastrutture e delle Manutenzioni
• Enti proprietari
• Pubbliche Amministrazioni e Municipalità
• Società di Trasporti e Logistica
• Operatori del Traffico
• Automotive
L’IAQG (International Aerospace Quality Group) ha sviluppato requisiti specifici dei sistemi di qualità che devono essere attivati e mantenuti per tutta la catena di fornitura nelle attività di progettazione, fabbricazione e manutenzione dei prodotti usati nell’aeronautica e nelle applicazioni aerospaziali.
I requisiti di gestione della qualità che caratterizzano questo settore sono dunque particolarmente restrittivi e i produttori, i fornitori e le organizzazioni di supporto sono realtà che hanno fatto della gestione della qualità uno strumento base per garantire il necessario livello di sicurezza ed affidabilità.
Lo Standard ISO 22000 è uno standard applicato su base volontaria dagli operatori.
Lo standard è stato scritto da un gruppo di lavoro composto da esperti provenienti da 23 diverse nazioni e da rappresentanti di organizzazioni internazionali, quali la Codex Alimentarius Commission, l’Associazione internazionale degli hotel e dei ristoranti, la Global Food Safety Initiative (GFSI) e la Confederazione delle Industrie agro-alimentari dell’Unione Europea (CIAA).
Centro di monitoraggio e di ricezione di allarme
e norme UNI 10891 e UNI CEI EN 50518 hanno l’obiettivo di definire i requisiti minimi dei servizi erogati da Istituti di Vigilanza privata di qualsiasi natura giuridica, fornendo indicazioni per l’erogazione di ogni singolo servizio. In particolare, il Decreto del Ministero dell’Interno n.269/10 ha regolamentato e disciplinato le caratteristiche e i requisiti degli Istituti di Vigilanza Privata. Dal 3 settembre 2014 è poi entrato in vigore il Decreto del Ministero dell’Interno n. 115 del 4 giugno 2014 che prevede l’obbligo per gli Istituti di Vigilanza Privata di ottenere la certificazione a fronte delle norme UNI10891 e UNI CEI EN 50518 (ex UNI 11068), rispettivamente entro settembre 2015 e entro settembre 2017, da parte di un Organismo di certificazione accreditato Accredia e riconosciuto dal Ministero dell’Interno.
La norma IATF16949:2016 ha sostituito tutti gli standard per la qualità nel settore Automotive preesistenti e costituisce un momento di sintesi fra tutti i principali costruttori a livello internazionale, incluse le case giapponesi e i loro fornitori. La norma è stata elaborata nell’ambito dell’IATF (International Automotive Task Force), gruppo “ad hoc” di case automobilistiche e associazioni di categoria, costituita per fornire prodotti di alta qualità ai clienti del settore automobilistico di tutto il mondo.
La norma ISO 28000 è stata sviluppata per rispondere alla richiesta, emersa in prima istanza nel settore dei trasporti e della logistica, di uno Standard di riferimento per la Gestione della Security specifico per la Supply Chain.
Lo standard è stato accolto con favore anche in altri settori industriali che hanno scelto di adottarlo come strumento per l’identificazione dei rischi, l’implementazione di controlli e la gestione di potenziali minacce ed impatti sulla propria supply chain. L’applicazione dello Standard genera benefici anche in termini di qualità, sicurezza e soddisfazione del cliente. I requisiti della ISO 28000 coprono tutti gli aspetti più critici della gestione della security lungo la catena di fornitura.
Il 22 dicembre 2009 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il “Nuovo regolamento sui Prodotti Cosmetici 1223/2009” in sostituzione alla Direttiva 76/768/CEE per la disciplina della produzione e della vendita dei prodotti cosmetici. Questo Regolamento, tra i vari aspetti, prevede che le attività di produzione e confezionamento dei prodotti cosmetici siano effettuate conformemente alle norme di buona fabbricazione. La norma armonizzata che descrive i requisiti GMP (Good Manufacturing Practice) specifici per il settore cosmetico è la UNI EN ISO 22716:2008 “Cosmetici – Pratiche di buona fabbricazione (GMP) – Linee Guida sulle Pratiche di Buona Fabbricazione”. Questo documento, appositamente studiato per l’industria cosmetica e dunque elaborato sulle esigenze specifiche di questo settore, fornisce le linee guida per la produzione, il controllo, la conservazione e la spedizione dei prodotti cosmetici.
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l World Class Manufacturing (WCM) è un sistema di produzione strutturato e integrato che abbraccia tutti i processi dello stabilimento, dalla sicurezza all’ambiente, dalla manutenzione alla logistica e alla qualità. L’obiettivo è quello di migliorare continuamente le performance produttive, ricercando una progressiva eliminazione degli sprechi, in modo da garantire la qualità del prodotto e la massima flessibilità nel rispondere alle richieste del cliente, attraverso il coinvolgimento delle persone che lavorano negli stabilimenti. Gli ambiti di intervento del WCM sono suddivisi in 10 pilastri tecnici e 10 manageriali, per ognuno dei quali sono previsti livelli incrementali di miglioramento, con risultati chiaramente identificati e misurabili.
BRC e IFS sono gli strumenti operativi prevalentemente utilizzati dagli attori della filiera agroalimentare per selezionare e qualificare i propri fornitori. Questo approccio consente di ridurre il costo complessivo del processo e di accrescere nello stesso tempo il livello di sicurezza per clienti, fornitori e consumatori. Considerati ormai un requisito necessario per operare nel settore, questi standard rappresentano anche una grande opportunità per dimostrare l’impegno dell’azienda nei confronti della sicurezza, della qualità e il rispetto delle norme che regolano il settore agroalimentare.
Halal è una parola araba che significa “lecito”, tutto ciò che è permesso secondo l’Islam. Il cittadino di fede islamica, cioè il Musulmano, deve vivere tutta la sua vita in modo Halal allontanandosi da ciò che è Haram, cioè illecito. L’opportunità che si offre alle aziende, certificando i propri prodotti e/o servizi Halal, è quella di proporsi ad un mercato ricco di possibilità e in fase di costante crescita fatto di persone che cercano, nei consumi di tutti i giorni, l’obbedienza alla dottrina Coranica.
Kasherut o Casherut (letteralmente adeguatezza) indica, nell’accezione comune, l’idoneità di un cibo ad essere consumato da un ebreo, in accordo alle regole alimentari della religione ebraica stabilite nella Torah, interpretate dall’esegesi nel Talmud e codificate nello Shulchan Aruch. Il cibo che risponde ai requisiti di casherut è definito kasher o casher (letteralmente adatto).
L’Ecolabel (Regolamento CE n. 66/2010) è il marchio europeo di qualità ecologica, nato nel 1992.
Attualmente possono richiedere l’Ecolabel europeo 23 gruppi di prodotti/servizi: calzature, tessili, lampadine, materassi, frigoriferi, detersivi (per lavastoviglie, per bucato, per stoviglie, multiuso e per sanitari), lavastoviglie e lavatrici, carta per copie, ammendanti, personal computer, carta per uso domestico, pitture e vernici, piastrelle, lubrificanti e i servizi di ricettività turistica e di campeggio. Sono in corso di definizione i criteri per i mobili e la carta stampata.
Il numero di prodotti che hanno ottenuto l’Ecolabel europeo è in costante crescita in tutta Europa. Per conoscere i dati aggiornati si può consultare il sito dell’Unione europea.
BS & Partners, avvalendosi della professionalità ed esperienza di personale altamente qualificato, offre il proprio supporto alle aziende che intendano certificare come biologici, vegan e/o gluten-free i propri prodotti. Dalla predisposizione del Fascicolo Aziendale, alla Notifica dei processi, fino alla scelta dell’Ente di Certificazione e all’assistenza in sede di ispezione, i nostri consulenti possono garantire i migliori risultati e il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
LA MANIPOLAZIONE DEI GAS FLUORURATI NUOVO OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE PER PERSONALE ED AZIENDE
Il Regolamento CE 842/2006 stabilisce i requisiti per il personale e le imprese che manipolano gas fluorurati ed un sistema sanzionatorio per gli inadempienti.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il 16 dicembre 2011 un decreto che dà compimento anche in Italia al Reg. (CE) 842/2006.
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 20 aprile 2012, num. 93. Il DPR è entrato in vigore il 5 maggio 2012.
Le spiagge sono influenzate da diversi usi e bisogni e sono soggette a una notevole pressione turistica stagionale. Particolarmente complessa è quindi la loro gestione, che richiede necessariamente un’attenzione simultanea nei confronti di diversi aspetti.
Gli operatori balneari, scegliendo di certificare la gestione delle spiagge secondo lo standard internazionale ISO 13009: 2015, dimostrano ai turisti e ai residenti una gestione sostenibile delle spiagge e il rispetto di determinati requisiti di qualità del servizio e delle strutture.
Diversi sono i benefici che si possono ottenere grazie all’applicazione di questo standard per l’operatore balneare e per la comunità locale, dove il turismo rappresenta una delle principali attività economiche:
prestazione del servizio turistica migliore e soddisfazione dell’utente
rispetto della conformità normativa
mantenimento delle infrastrutture ad un elevato stato di efficienza
gestione dei rischi ambientali sociali ed economici
prevenzione degli incidenti e gestione delle emergenze
minor impatto sull’ambiente
fiducia da parte delle comunità locali
miglioramento continuo
contributo alla crescente consapevolezza pubblica verso la sostenibilità
miglioramento del tessuto economico e sociale delle località balneari nel loro complesso
crescita economica della regione
EN 15838:2010 “Centri di contatto – Requisiti del servizio”
UNI 11200:2010 “Servizi di relazione con il cliente, con il consumatore e con il cittadino, effettuati attraverso centri di contatto – Requisiti operativi per l’applicazione della UNI EN 15838:2010”.
E’ una Norma destinata ai centri di contatto e può essere utilizzata dal committente interno e esterno, può essere applicata a singoli servizi specificamente identificati o a un insieme di servizi omogenei erogati quali per esempio: help desk, centri prenotazione, supporto commerciale, marketing telefonico, centri assistenza etc.